Ditte individuali: consigli pratici per evitare gli errori più comuni

Le ditte individuali rappresentano una forma molto comune di attività imprenditoriale, nella quale singoli individui assumono la responsabilità completa dell’azienda.

Cosa serve per aprire una ditta individuale, vantaggi e svantaggi.

Questa forma giuridica ha una serie di vantaggi, quali: a) procedure molto semplici nella fase di avvio, in quanto per la sua costituzione non sono richiesti particolari adempimenti; mediante la pratica ComUnica sarà possibiile:
  • aprire la Partita IVA
  • fare l’iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio
  • fare l’iscrizione iscriverti all’INPS e all’INAIL;
  • inoltrare la pratica SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive), se necessaria
  • registrare un indirizzo di posta elettronica certificata e una firma digitale
b) non è richiesto un capitale minimo iniziale; c) autonomia decisionale: il titolare essendo l’unico responsabile non dovrà rendere conto a nessuno delle proprie decisioni; d) flessibilità nella gestione ed i relativi costi sono ridotti rispetto ad altre forme giuridiche, anche grazie ad una contabilità semplificata. Per contro, tra gli svantaggi quello indubbiamente più rilevante è responsabilità illimitata dell’imprenditore che in caso d’insolvenza risponde con l’intero patrimonio personale. Da qui la necessità che la ditta individuale venga gestita correttamente, proprio per evitare di dover affrontare rischi ed avversità di varia natura. Ho evidenziato una serie punti chiave e di consigli utili per evitare che gli errori più comuni commessi dal titolare nella gestione dell’attività possano generare dei rischi per la stabilità dell’azienda.

SEPARAZIONE TRA FINANZE PERSONALI ED AZIENDALI

Il tema sicuramente più critico è la separazione tra finanze personali e aziendali. Molti proprietari di piccole imprese commettono l’errore di mescolare le loro finanze personali con quelle aziendali, pensando che sia conveniente o più semplice; è invece importante mantenere distinti i due ambiti.

Ecco alcuni pratici accorgimenti da seguire:

  • Aprire Conti Bancari Separati: assicurati di avere un conto bancario dedicato esclusivamente all’attività aziendale. Bisogna evitare l’utilizzo del conto personale per transazioni commerciali.
  • Usare Carte di Credito Separate: come sopra, andrà utilizzata la carta di credito aziendale limitatamente alle sole spese aziendali; questo renderà più semplice tracciare e controllare le spese dell’azienda.
  • Mantenere Registri Dettagliati: è necessario tenere traccia di tutte le entrate e le spese dell’azienda utilizzando un software di contabilità e segnare quelle private su un foglio di calcolo separato. Assicurati di registrare ogni transazione in modo da avere una visione chiara delle finanze aziendali.
  • Pagare a Se Stesso un Salario: il titolare dovrà stabilire un regolare salario per te stesso e mensilmente lo dovrà trasferire dal conto aziendale al tuo conto personale; vanno evitati prelievi di denaro direttamente dal conto aziendale per le le spese personali.

E’ importante che l’imprenditore capisca l’importanza di queste best practice.

Una chiara separazione delle finanze aziendali da quelle personali è fondamentale sotto vari punti di vista. Prima di tutto per una questione di trasparenza finanziaria che conferirà all’imprenditore una maggiore credibilità anche in caso si rendesse necessario ricorrere a finanziamenti da parte di istituti di credito. Un imprenditore affidabile è quello che si presenta in banca potendo esibire conti in ordine.  

La separazione delle spese è inoltre funzionale alla corretta analisi delle redditività dell’impresa; se i conti dell’azienda vengono contaminati da spese personali o della famiglia non sarà possibile fare delle analisi del business e capire l’effettivo stato di salute dell’azienda.

Inoltre, una chiara separazione finanziaria facilita anche la dichiarazione dei redditi e il rispetto degli obblighi fiscali; non rispettare le regole viste sopra può portare a problemi fiscali e rischi legali che non vanno sottovalutati.

ALTRI ERRORI DA EVITARE

Vediamo in quali altri errori potrebbe incorrere un imprenditore individuale soprattutto quando è all’inizio della propria attività:

=> Non distinguere “Fatturato – Incassato – Guadagnato”

Il fatturato rappresenta il totale dei ricavi venerati dall’azienda attraverso la vendita di beni o servizi. Una prima cosa da capire è che il fatturato non equivale necessariamente a denaro in cassa; l’incassato, infatti, rappresenta quella parte di fatture che sono state regolarmente pagate dai clienti. Sembrerà strano ma non è così inusuale che l’imprenditore magari per mancanza di tempo si dimentichi di verificare se ci sono fatture scadute che non sono state saldate e provveda al sollecito. Il guadagnato rappresenta la differenza tra il fatturato e i costi sostenuti; questi costi possono riguardare spese per le materie prime, spese generali, spese legate al personale, contributi e tasse.

Conoscere il guadagno effettivo è indispensabile per una corretta pianificazione finanziaria e per valutare accuratamente eventuali investimenti; questa informazione è cruciale per stabilire obiettivi finanziari realistici e sviluppare strategie per migliorare la redditività nel lungo termine.

=> Creare un giusto team di lavoro

Anche se l’imprenditore individuale gestisce l’azienda da solo, può rendersi necessario avere dei collaboratori che si occupino di determinati aspetti dell’attività quali la produzione, la contabilità, la parte commerciale. In primis è da valutare attentamente se possa essere più strategico assumere del personale dipendente oppure avvalersi di consulenti o professionisti con partita iva, valutando attentamente i pro e i contro di ciascuna opzione.

Essere in grado di creare un team formato da risorse preparate e motivate è fondamentale; allo stesso modo, è cruciale saper organizzare in maniera efficiente il lavoro tra le varie risorse. Non bisogna sottovalutare che anche una persona preparata e arrivata in azienda con grandi stimoli, perderà progressivamente l’entusiasmo se giorno dopo giorno sarà costretto a lavorare nel caos e nella disorganizzazione. Qualora il titolare non abbia l’esperienza necessaria o il tempo di gestire anche questi aspetti, farsi supportare una un professionista è una scelta percorribile e che può portare ad un valore aggiunto importante per il benessere e la crescita dell’azienda.

 => Investire in formazione

Anche un imprenditore individuale se punta al successo ed alla crescita della propria attività non può esimersi dell’investire in formazione.

  – Formazione specifica: aggiornarsi sulle ultime tendenze del proprio settore piuttosto che acquisire conoscenze che possono servire per innovare i prodotti o servizi dell’azienda è essenziale per adattarsi ai cambiamenti del mercato e rimanere competitivi;

  – Formazione finanziaria: come proprietario di una ditta individuale, l’imprenditore ha la responsabilità personale di comprendere e gestire le finanze dell’azienda. Anche se può affidarsi al commercialista per un’assistenza prevalentemente di natura fiscale, è importante che acquisisca una comprensione più approfondita di concetti chiave quali la gestione dei flussi di cassa, l’analisi di bilancio e la pianificazione finanziaria. Questo aspetto è importante al fine di prendere decisioni più informate e consapevoli.

Dedicare tempo e risorse alla formazione professionale e finanziaria è un investimento che ripaga ampiamente nel lungo termine.

CONCLUSIONE

In conclusione, avviare una ditta individuale richiede impegno, pianificazione e conoscenze specifiche. Per garantire non soltanto una partenza senza intoppi ma una gestione attenta ed efficace dell’attività, è consigliabile farsi supportare da un professionista.

Con il giusto sostegno e una consulenza adeguata, è possibile evitare quelle criticità che possono ostacolare la crescita dell’attività o superare quelle le sfide che il mercato o la concorrenza possono generare.

Se sei titolare di una ditta individuale ma non sei sicuro di come gestire correttamente la separazione delle finanze e hai dei dubbi sull’efficiente organizzazione del lavoro all’interno della tua azienda, un consulente esperto può fornirti consigli personalizzati in base alla tua situazione specifica. Non navigare a vista, fatti aiutare.

 

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